Legge di stabilità – Si toccano ancora i pensionati

Questa legge di stabilità è improntata a misure che danno il senso di un disegno strategico del Governo anche se in essa si ritrovano norme  per difendere piccoli interessi difficilmente difendibili e molte volte anche misure contraddittorie, dichiara Zilio Segretario della Fap il Sindacato pensionati delle Acli .

Per questo giudichiamo con favore , non nella quantità , ma nel segnale politico l’incremento del fondo per le non autosufficienze e  giudichiamo negativamente  l’indiscriminato allungamento di 10 gg per il pagamento delle pensioni.

E’ evidente lo scopo del governo nel ritardare il pagamento di 10 gg, ma è altrettanto vero che farlo in modo indiscriminato rischia di mettere i titolari di pensioni basse in serie difficoltà.

Se si vogliono unire risparmi con un minimo di razionalità si abroghi questa norma e nel caso sia proprio necessario  mantenerla si diversifichi il pagamento a seconda dell’importo, fino a 4 volte il trattamento minimo (circa 2.000 € al mese)  si paghi il 1 di ogni mese e per quelle superiori a tale quota l’Inps paghi il 10 di ogni mese.

I pensionati, conclude Zilio, con il mancato adeguamento della pensione al costo della vita negli ultimi anni hanno già visto calare del 30% il loro potere di acquisto. I pensionati hanno dato e sono disponibili ancora a fare sacrifici purchè i sacrifici ricadano su tutte le categorie  e non sempre sugli stessi soggetti.