Pensione supplementare 2022: cos’è e quando può essere richiesta

La pensione supplementare spetta ai lavoratori già titolari di pensione, al compimento dei 67 anni, quando i contributi ulteriormente versati non sono sufficienti per raggiungere il diritto ad un’altra autonoma prestazione pensionistica.  

Sempre più spesso ormai i lavoratori svolgono nel corso della loro vita lavorativa differenti attività, le quali danno luogo a posizioni assicurative differenti, presso fondi pensionistici diversi. 

Per questo motivo, oltre alle possibilità di esercitare la ricongiunzione, la totalizzazione o il cumulo contributivo, viene concessa la facoltà di chiedere la liquidazione di una pensione supplementare ai lavoratori dipendenti o autonomi del settore privato cui sia stata già liquidata una prestazione previdenziale principale. 

Come e quando può essere concessa 

Questa prestazione viene concessa in base ai contributi versati o accreditati nella gestione AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), a condizione che tali contributi non siano sufficienti per il riconoscimento di un autonomo diritto a pensione.  

Si tratta però di un’opportunità che non può essere concessa ai titolari di pensione principale derivanti dalla gestione separata o dalle casse dei liberi professionisti. La pensione di vecchiaia supplementare può essere erogata al compimento dell’età pensionabile di vecchiaia a decorrere dal mese successivo alla presentazione della domanda.  

La misura del trattamento supplementare è determinata secondo le normali regole di calcolo della pensione, non è una pensione integrabile al trattamento minimo. La domanda di pensione non prevede il pagamento degli arretrati qualora il diritto fosse stato raggiunto prima dell’invio della richiesta.  

È necessario fare la domanda  

La pensione supplementare è un trattamento liquidato dall’Inps su esplicita domanda da parte del lavoratore che ha contributi maturati nell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia e superstiti ma non sufficienti a perfezionare il diritto per un’altra prestazione pensionistica, come la pensione di vecchiaia per esempio.   

Fonte: www.patronato.acli.it