Perugia: la Fap ha aderito al progetto Longevo

La FAP Provinciale di Perugia ha aderito alla rete delle Associazioni che supportano il Progetto Longevo. Il progetto sociale, frutto della collaborazione tra Acli Sede Provinciale di Perugia, Comune di Corciano, Fondazione Tiranti e Centro Sportivo Italiano, adotta il modello innovativo della “casa della comunità” per rispondere alle esigenze degli individui Over 65 attraverso un approccio dinamico e centrato sulla prossimità nelle sette frazioni del territorio e nel capoluogo.

Al centro di questa iniziativa si trova il Punto di Accesso, individuato nella sede della Fondazione Tiranti di Corciano, un luogo facilmente raggiungibile e aperto a tutti i cittadini, dedicato a facilitare l’incontro tra le richieste della comunità e le risposte disponibili, uno spazio di ascolto dove vengono prese in carico le necessità e i bisogni degli individui così da indirizzare e disegnare servizi più efficienti e utili alla comunità. Il progetto si propone di fornire servizi specifici creando un modello di intervento flessibile, in grado di adattarsi continuamente ai bisogni e ai desideri del pubblico di riferimento, avviando un costante monitoraggio degli Over 65 coinvolgendo attivamente le varie associazioni del territorio.

Il progetto implementa azioni su quattro diversi fronti:

LIFE SUPPORT – assistenziale

LIFE STYLE – stile di vita sano

SOCIAL LIFE – socio-ricreativo

PLAY LIFE – culturale, sportivo

Agirà sia in situazioni di fragilità e marginalità che in modo preventivo, promuovendo in maniera trasversale le cinque abilità cruciali per un invecchiamento positivo: soddisfare i bisogni di base, continuare ad apprendere, muoversi e socializzare, costruire relazioni significative e contribuire attivamente alla società. Ogni iniziativa del progetto sarà quindi orientata a rafforzare questi pilastri fondamentali. Bimestralmente si occuperà di organizzare piccoli eventi di restituzione alle comunità, uno per ciascuna delle sette frazioni del territorio ed una presso il capoluogo. Complessivamente il progetto punta a realizzare un modello di intervento capace di monitorare costantemente bisogni e desiderata del target di riferimento al fine di intervenire puntualmente sia in situazioni di vulnerabilità e marginalità, sia in modo preventivo, agendo in maniera trasversale sulle cinque abilità necessarie al buon invecchiamento: soddisfare i bisogni di base quotidiani, continuare ad imparare e prendere decisioni, la possibilità di muoversi ed incontrarsi all’interno del proprio ambiente di vita, costruire e mantenere relazioni, continuare a contribuire alla società.