Se assunto, il vaccino adiuvato diminuirebbe i casi di influenza

La stagione influenzale da poco conclusa è stata caratterizzata da un aumento delle vaccinazioni, ma si rimane ancora lontani da quel 75% preso a riferimento come soglia ottimale di profilassi nei soggetti a rischio, in particolar modo gli over 65. E’ infatti questa la fasca d’età maggiormente interessata dal 90% dei decessi legati a sindromi influenzali. E’ quanto emerge dal primo rapporto italiano di Health Technology Assessment (Hta) sul vaccino influenzale trivalente adiuvato.

Sulla scorta dei risultati ottenuti, un’adozione esclusiva del vaccino adiuvato per l’immunizzazione degli anziani garantirebbe la riduzione di oltre 29 mila casi di influenza, circa 3 mila casi di complicanze e un migliaio di ospedalizzazioni, con una sensibile diminuzione dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale.

 Lo studio, condotto da specialisti dell’Università Cattolica di Roma, delle Università di Genova e Firenze e della Liuc università Cattaneo di Castellanza, ha preso in esame questo tipo di vaccino, potenziato per sollecitare una più efficiente risposta del sistema immunitario, giungendo alla conclusione che, nella popolazione over 65, l’adiuvato rappresenta una risposta ottimale sotto numerosi aspetti: preventivo, medico ed economico.