COP26, le associazioni rilanciano la petizione “Pianeta sano, persone sane”

L’umanità che “non può essere sana in un pianeta malato.” Per questo le Acli, insieme ad altre associazioni cattoliche, aderiscono alla petizione “Pianeta sano, persone sane” e rilanciano una richiesta ai leader della COP15 che si è svolta il mese scorso e a quelli che stanno partecipando in questi giorni alla COP26 a Glasgow, che li esorta a:

1. Riconoscere esplicitamente che il cambiamento climatico indotto dall’uomo e la biodiversità sono parte di una stessa crisi. Riconoscere la necessità di un’azione ambiziosa, integrata e trasformativa che risponda sia al grido della terra che al grido dei poveri.

2. Sostenere con urgenza l’accordo di Parigi per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius, e un nuovo obiettivo globale di conservazione della biodiversità del 50% di terre e acque, di risanamento e gestione sostenibile di tutto il resto della terra e dei corpi idrici.

3. Riconoscere il debito ecologico delle nazioni ad alto reddito e accettare di riformare il sistema finanziario e la cancellazione del debito, in modo che tutti i paesi possano riavviare economie che funzionino per tutti i popoli e per il pianeta. Così come sostenere la finanza per il clima (Green Climate Fund) e la cooperazione allo sviluppo, in particolare per le misure di adattamento rispetto ai danni e perdite da disastri, agli sfollamenti e alle migrazioni forzate.

In allegato il testo completo della lettera inviata ai leader mondiali

Per firmare la petizione qui: https://thecatholicpetition.org/it/mobile-it/

La lettera inviata ai leader mondiali

Fonte: www.acli.it