Il Memorandum con la Libia va cancellato

Il governo italiano ha annunciato che il Memorandum con la Libia, firmato nel 2017 d’allora presidente del consiglio Gentiloni e mai ratificato dal Parlamento, sarà rinnovato senza modifiche.

Le ragioni di questa scelta risiederebbero nel fatto che è impossibile aprire una trattativa con un “governo che non risponde”, come se non si fosse consapevoli che in Libia si sta combattendo una guerra civile e che non ci sono interlocutori istituzionali credibili con cui aprire una trattativa.

In un quadro simile, sarebbe più che ovvio decidere di sospendere immediatamente l’accordo, mancando l’interlocutore con cui quell’accordo è stato contratto. E invece la Farnesina interviene per dichiarare esattamente l’opposto e cioè che quel Memorandum rappresenta il quadro di riferimento per la collaborazione ancora in atto con la Libia sui temi migratori e che resterà in vigore fino a quando non saranno possibili interventi migliorativi.

Il 2 febbraio, quindi, il Memorandum verrà automaticamente rinnovato, nonostante gli impegni a modificarlo assunti tre mesi fa.

Si continuerà dunque a finanziare la guardia costiera libica – per lo più formata da quegli stessi trafficanti che si dice di voler fermare – perché riporti i migranti in fuga nei lager dove sono sottoposti a ogni tipo di tortura e dove si può morire a causa dei bombardamenti.

Crediamo che l’unica scelta “umana” da compiere subito sarebbe quella di svuotare i lager e trasferire chi vi è trattenuto.

Chiediamo dunque l’evacuazione di tutti i migranti trattenuti nei centri libici, l’apertura di corridoi umanitari europei, il ripristino di un’operazione vera di soccorso in mare, un’Italia e un’Europa impegnate nell’accoglienza, il rispetto dei diritti umani fondamentali, a cominciare dal diritto alla vita.

Domattina lanceremo un’iniziativa di mail bombing, invitando a inviare in tante e tanti una mail al ai ministri Di Maio e Lamorgese con queste richieste.

Roma, 30 gennaio 2020

Fanno parte del Comitato promotore della Campagna: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, AOI, ARCI, ASGI, Caritas italiana, Casa della Carità, CEFA, Centro Astalli, CGIL, CIAC, CIAI, CIR, CNCA, Comunità di S.Egidio, CONNGI,  Ero Straniero, EuropAsilo, Famiglie accoglienti – Bologna, Federazione Chiese Evangeliche in Italia – FCEI, FOCSIV, FOCUS Casa dei diritti sociali,  Fondazione Finanza Etica, Fondazione Migrantes, Forum Terzo Settore, Gruppo Abele, ICS Trieste, INTERSOS,  Legambiente, LINK-coordinamento universitario, Lunaria, Medici Senza Frontiere, NAIM (National Association Intercultural Mediators), Oxfam, Rainbow4Africa, ReCoSol, Refugees Welcome Italia, Rete della Conoscenza, Rete Studenti Medi, SaltaMuri, Save the Children Italia, Senza Confine, UIL, Unione degli studenti, Unione degli universitari, UNIRE

Fonte: www.acli.it