Rivalutazione pensioni in seguito a sentenza Corte Costituzionale, messaggio Inps

Mancata perequazione delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, conversione in legge del Decreto del Governo, adempimenti operativi

L’inps con messaggio nro 4993 del 27 Luglio, fa il punto sui criteri che sono stati adottati per liquidare gli arretrati ,derivanti dalle conversione in legge del decreto del Governo, per superare gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale.

Nel ribadire i criteri già esposti nella circolare 125 del 25 Giugno 2015, che non sono venuti meno a seguito delle modifiche in fase di conversione del decreto da parte del Parlamento, l’Inps ribadisce che per le pensioni eliminate a causa del decesso del titolare, rientranti nei casi della mancata perequazione, occorre che gli eredi producano una apposita domanda di rateo maturato e non riscosso.

L’inps infatti testualmente dichiara :

Non vengono rivalutate in modo automatico le pensioni eliminate.

Pertanto, in tal caso, per ottenere le differenze spettanti è necessario produrre apposita domanda di rateo. Ciò vale anche nel caso di eliminazione della pensione per decesso. La domanda va presentata dagli eredi aventi titolo, anche se in loro favore sia stato a suo tempo già liquidato il rateo maturato e non riscosso.

Si ricorda che la presentazione delle domande di rateo deve essere effettuata esclusivamente con modalità telematica utilizzando le procedure già esistenti. Non verranno prese in considerazione altre modalità di presentazione.

Per le pensioni delle gestioni private e di spettacolo e sport può essere indicato nelle note: ratei per sentenza Corte Costituzionale 70/2015.

Ovviamente gli eredi possono avvalersi del personale del Patronato Acli per presentare la domanda in via telematica di ratei maturati e non riscossi all’Inps